Per la prima volta, tre importanti istituzioni cittadine operano in maniera sinergica per dare vita a un articolato progetto culturale, che intende celebrare fissando un punto di vista per certi versi inedito l'eredità del movimento futurista, a cento anni esatti dalla pubblicazione del Manifesto di Filippo Tommaso Marinetti.
«Gorizia, futurismi di frontiera» segna il primo passo di un più articolato percorso di collaborazione in campo culturale tra il Comune di Gorizia, la Provincia e la Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, che mira a creare un sistema organico che possa diventare col passare del tempo un efficace strumento di valorizzazione del vasto patrimonio artistico su cui può indiscutibilmente contare il territorio.
L'articolato percorso espositivo fornisce una chiave di lettura del tutto particolare del movimento futurista, mettendo in luce i rapporti delle avanguardie giuliane con Marinetti e concedendosi un'analisi sul concetto di frontiera: non solo confini geografici, ma anche cultural, seguendo quel limes segnato dal futurismo tra modi diversissimi di interpretare la realtà delle cose.
Ettore Romoli
Sindaco di Gorizia
Il Novecento va estratto dalla dimensione dell'odio e riportato in una dimensione scientifica: ciò vale sia per la storia, quasi sempre tragica, sia per l'arte e la cultura. Il fenomeno futurista, che fu gravemente sottovalutato da una critica miope e schierata, ha ripreso il posto che merita nella storia dell'arte internazionale del secolo scorso. La grande mostra di Gorizia, articolata su tre sedi, frutto di un'inedita quando importante collaborazione tra Comune, Fondazione Carigo e Provincia, fa da suggello e sunto delle iniziative di un 2009 così caratterizzato dal fenomeno artistico annunciato da Marinetti: «Il coraggio, l'audacia, la ribellione...». Elementi essenziali della poetica futurista, declamati tra le righe del Manifesto redatto da Marinetti e pubblicato da alcuni quotidiani italiani prima e dal francese «Le Figaro» poi. Elementi che caratterizzano l'opera (e la vita) di uno dei più validi esponenti della storia dell'arte goriziana, quel Tullio Crali che è protagonista di una esposizione fortemente desiderata dal Comune di Gorizia, più volte rinviata e rimandata anche a causa di passate rivalità interne alla nostra città. Un omaggio profondamente sentito, quello che vogliamo tributare a uno straordinario artista poliedrico: Crali non fu infatti solo pittore, ma anche apprezzato scenografo, progettista di architettura e animatore futurista, oltre che pilota d'aeroplano. Insieme a lui una schiera di grandi artisti dei nostri territori che configurano un futurismo originale, appunto «di frontiera».
Un particolare percorso dell'articolato complesso di esposizioni che compongono «Gorizia, futurismi di frontiera» ha inoltre tra i propri ambiziosi obiettivi quello di porre l'accento, nella mostra che ha sede in Fondazione, sulla figura di Filippo Tommaso Marinetti e l'immensa ricchezza creativa del futurismo, di cui siamo ancora debitori. Un ringraziamento particolare al Comune di Milano, i cui prestiti hanno consentito di allargare gli orizzonti culturali della rassegna.
Antonio Devetag
Assessore al Parco culturale
Il progetto espositivo realizzato presso la Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia,
Futurismo. Filippo Tommaso Marinetti, l'avanguardia giuliana e i rapporti internazionali trova la sua adeguata continuità nella mostra
Futurismo giuliano. Gli Anni Trenta: omaggio a Tullio Crali allestita nei suggestivi ambienti del maniero cittadino.
L'esposizione, proseguendo il racconto iniziato da Filippo Tommaso Marinetti e dagli artisti giuliani degli
anni eroici nella sede della Fondazione, illustra il Futurismo degli Anni Trenta e lo fa attraverso le impetuose vicende di Tullio Crali, uomo appassionato ed eclettico, come l'originario pensiero futurista reclamava fosse un artista.
Accolto da Marinetti con entusiasmo nel movimento Futurista ed incoraggiato da Sofronio Pocarini, fondatore del movimento futurista giuliano, presentò per la prima volta le proprie opere alla II Esposizione goriziana di belle arti: quest'occasione rappresentò per Crali un fondamentale proscenio, che gli fornì la possibilità di farsi notare e di conoscere altri illustri artisti depositari della vitalità della pittura isontina. Di qui una crescente passione per il movimento ed in particolare per l'Aero pittura, nel segno del mito della modernità, della velocità e del volo.
La mostra del Castello, rivelata tramite preziose testimonianze documentarie e opere tra le più significative dell'artista giuliano, rappresenta quindi una puntuale panoramica su un periodo storico-artistico e su uno dei suoi più affascinanti protagonisti e contribuisce in modo considerevole alla realizzazione del progetto "Gorizia: Futurismi di Frontiera" che vedrà il suo completamento nella mostra
Futurismo - Moda - Design. La ricostruzione futurista dell'universo quotidiano ideata dai Musei Provinciali di Gorizia.
Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia
Franco Obizzi
Carlo Carrà, Ritratto di Marinetti, 1910-11 |
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Gino Severini, L'autobus, 1913 |
Ardengo Soffici, Linee e volumi di una strada, 1912 |
Giacomo Balla, Costellazione del genio, composizione futurista, 1918 |
Fortunato Depero, Astrattista futurista... Guerra, guerra!, 1915 |
Roberto M. Baldessari, Soldati + esplosioni di granata, 1918 |
Giacomo Balla, Paesaggio + velo di vedova, 1916 |
Enrico Prampolini, Ritratto di Marinetti, Sintesi plastica, 1924-25 |
Gerardo Dottori, Ritratto della famiglia Marinetti, particolare, 1933-36 |
Info Mostra
FUTURISMO
Data della mostra
28 novembre 2009 - 28 febbraio 2010
Catalogo edito da Edizioni della Laguna, Mariano del Friuli (GO)
edl@babbaiabba.com