RI-COSTRUZIONE FUTURISTA DELL'UNIVERSO

Giacomo Balla - Fortunato Depero opere 1912-1933


Galleria Transarte, Rovereto

12 ottobre - 26 novembre 2006


Palazzo Steri, Palermo

7 dicembre 2006 - 5 gennaio 2007


a cura di Sergio Poggianella








    Questa mostra-catalogo, imbastita grazie al fortuito ritrovamento di alcune opere inedite di Balla e Depero, per la mia persona ha tutta la gradevolezza di una madeleine proustiana. Quando nel 2001 lasciai la Fonte d'Abisso, galleria che prima a Modena e poi a Milano aveva caratterizzato la propria attività sul Futurismo -fino a editare il Catalogo Generale delle opere di Giacomo Balla e a produrre importanti monografie su Prampolini, Di Bosso, Marchi e altri, la spinta principale fu quella di esplorare altre frontiere dell'arte. Desideravo soprattutto dedicarmi a quelle espressioni della cultura non occidentale di cui però avvertivo chiaro il legame di profonda interazione con quella occidentale. Ritenevo che la fase futurista fosse ben più che conclusa; definitivamente digerita. Così ho fondato la Transarte e ho cercato in luoghi più lontani le ragioni di una passione. Avere tra le mani un'opera inedita di Balla o di Depero, verificarne l'autenticità, ricostruirne la storia, scovarne l'idea che ha mosso l'artista alla sua esecuzione, confrontarne il linguaggio con la sua produzione; tutto questo ha riportato alla memoria le ragioni di una passione, e soprattutto le ragioni di un impegno durato oltre trent'anni. AI di là degli aspetti commerciali che investono l'attività di un gallerista, io non mi sono mai pensato o visto - forse con presunzione - come un mercante tout-court. Le emozioni della ricerca e della scoperta sono sostanziali per il mio lavoro. E laddove diventa sempre più difficoltoso e raro incrociare nuovi talenti, guardare all'altro o riscoprire il vecchio possono fare la "differenza".

    La Transarte rinnova comunque i propri sforzi nella direzione delle altre culture e delle più recenti produzioni d'arte; ogni tanto si concede al passatismo, per usare una colorita ed efficace espressione dei Futuristi. Come nel 2005 il nostro massimo impegno, in tal senso, si è focalizzato sulla produzione astratta di Carlo Belli, così quest'anno, al di là di ogni aspettativa o programmazione - è doveroso dirlo - è stato il turno dei Futuristi. Prima il reperimento del Piedigrotta in velocità + rumore (1914) di Balla, poi la scoperta degli inediti di Depero, l'olio Pappagallo, civetta e uccello meccanico (1917) e il Tamburo per il Teatro dei Piccoli (1918), ci hanno motivato a circoscrivere il tema di questa mostra intorno al manifesto Ricostruzione Futurista dell'Universo, fissandone i limiti cronologici tra il 1912 ed il 1933 in modo da relazionarvi premesse e sviluppi della poetica lì enunciata. Ricerche e verifiche ci hanno poi spinto fin giù in Sicilia, dove Balla e Depero furono particolarmente attivi tra il 1926 ed il 1927; da qui l'idea di coinvolgere il collezionismo siciliano e quindi di esportare la mostra nell'isola. Complessivamente sono state raccolte cinquantaquattro opere, molte delle quali esposte per la prima volta: una mostra non esclusivamente di opere importanti, piuttosto di tappe comunque significative della ricerca artistica condotta da Balla e da Depero.

   Si è lavorato in tempi più che ristretti e a maggior ragione sento di ringraziare tutti coloro che hanno aderito con sollecitudine a questa avventura. In particolare Maurizio Scudiero, prodigo di suggerimenti e fonte inesauribile di informazioni, che per questo catalogo ha fatto il punto sul ruolo delle Case d'Arte nel movimento futurista; Alberto Sposito, che con la sua trattazione su Depero architetto, ha messo a disposizione inediti documenti attestanti l'effettiva realizzazione di alcune idee progettuali dell'artista roveretano; Enrico Sturani, la cui lunga pratica di arte postale, sia come esperto che come collezionista, ha permesso di ricostruire l'uso innovativo che seppero farne i Futuristi;Anna Maria Ruta, esperta di Futurismo siciliano, che pubblica qui per la prima volta il carteggio Depero-Gerbino; ed ancora Micaela Sposito, per lo scrupoloso impegno nel coordinamento delle attività e nella redazione delle schede analitiche di catalogo. Un ringraziamento infine a tutte le Istituzioni che, concedendo il loro patrocinio all'iniziativa, hanno colto gli sforzi della Transarte nella ricerca e nella promozione culturale.

   L'augurio è che ogni lettore o visitatore, riposto il catalogo o spente le luci sulle opere, porti con sé un frammento del grande sogno di Balla e Depero: l'universo rallegrato.

Sergio Poggianella        








GIACOMO BALLA
Piedigrotta in velocità + rumore, 1914 ca.







FORTUNATO DEPERO
Giocattolo Pappagallino, 1917 - Giocattolo Elefantino, 1923







GIACOMO BALLA
Giocattolo Galletto, 1918 ca. - Modello per Fiore, 1918 ca







FORTUNATO DEPERO
Pappagallo, civetta e uccello meccanico, 1917









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