Uno sguardo non convenzionale sul futurismo siciliano e un omaggio ad un artista che ha saputo dare al suo talento l'energia e la perseveranza di una ricerca inesauribile, attraversando, con la stessa pervicace fedeltà al suo mondo e alle sue cose, buona parte del Novecento.
L'esposizione dedicata a Giovanni Varvaro che la Provincia di Palermo ha voluto promuovere e accogliere nei saloni del Loggiato, non è solo un appuntamento prestigioso per chi ama i fermenti artistici di quel tomo di anni che in Sicilia ha avuto protagonisti d'eccezione come Pippo Rizzo, Vittorio Corona o Giulio D'Anna, tutti compagni di strada di Varvaro, ma anche l'occasione di una scoperta affascinante per chi, della stagione del futurismo, ricorda solo l'idea chiave di una ventata dirompente di audacia e sperimentazione, semplificata da parole e forme ad effetto.
In Varvaro c'è invece - e anche l'occhio di un profano può coglierlo - un sentimento e una passione brucianti, che l'artista ha trasmesso dalla realtà, studiata, amata, cercata, alle opere. Un tema su tutti, il mare, linea di confine di un orizzonte incantato di colori, spazio dello spirito che incontra una natura vivida e gioiosa, e con essa gli uomini, la terra, le case, scorci di vita, festa per gli occhi e canto dell'anima.
Si diverte, Varvaro, dipingendo, e diverte il pubblico, sorride alla sua isola, ci insegna, per immagini, a tenere vivo il senso dell'appartenenza e trovare il barlume dell'identità nelle cose piccole e prosaiche che sono il paesaggio più autentico del nostro quotidiano.
E non è solo una coincidenza fortuita che le tavole azzurre di Varvaro vengano esposte proprio al Loggiato, il luogo dell'arte che più di ogni altro, a Palermo, vive di un dialogo incessante con il mare, che al mare si apre e dal mare attinge luce, suggestioni, atmosfere. Tanti sono gli spunti che questa mostra potrà offrire, anche a chi conosce poco i percorsi dell'arte. Perché la pittura di Varvaro parla un linguaggio felice, immediato, che non ha bisogno di mediazioni.
È esattamente l'idea che l'amministrazione della Provincia ha della politica di promozione dell'arte e della cultura: uno strumento per emozionare, raccontare, per illuminare gli angoli in ombra della nostra storia, facendo a meno, se possibile, degli intellettualismi elitari, delle asprezze accademiche. È il tipo di fruizione che vogliamo proporre. E siamo certi che i cittadini del territorio neanche questa volta declineranno l'invito.
On. Francesco Musotto
PRESIDENTE PROVINCIA REGIONALE DI PALERMO
Info Mostra
Solitudini Sospese
Incanto e musica nella pittura di Giovanni Varvaro
Loggiato San Bartolomeo
Corso Vittorio Emanuele, 25
Palermo
Catalogo edito da EIDOS EDIZIONI