Mino Delle Site
Sala CLUB FRECCIA ALATA
Scalo Nazionale
Aeroporto Leonardo da Vinci, Roma
novembre - febbraio 2004
Giunto a Roma nel settembre del
1930 con un bagaglio tecnico di prim’ordine e già con alcune esperienze
pittoriche alle spalle, nonostante la giovanissima età, nel febbraio del 1931
egli rimane come folgorato dalla vista alla “Prima mostra di aeropittura”
svoltasi alla Camerata degli artisti in Piazza di Spagna.
Quell’avvenimento “esplosivo” (come
lui stesso lo definirà) sarà destinato infatti ad incidere profondamente sugli
sviluppi della sua carriera, oltre che sui suoi più radicati convincimenti
art5istici e ideologici. In quella occasione entra in contatto col movimento
marinettiano, di cui conosce direttamente i maggiori rappresentanti e aderisci
quindi in maniera ufficiale al futurismo che sente intimamente congeniale al suo
temperamento.
“Con esso – ha dichiarato più tardi
in un’intervista – sentivo di esprimere ogni aspetto della dinamica
forma-colore”.
Non c’è dubbio che l’intera
esperienza aeropittorica di Mino delle Site si collochi nel versante dell’idealismo
cosmicoprampoliniano, inteso come tentativo di superamento dei confini
della realtà terrestre, che viene originalmente sviluppato in direzione
lirico-evocativa, con un raffinato cromatismo dal caldo timbro mediterraneo.
Tra il 1932 ed il 1934 si scatena
dunque l’immaginario aeropittorico del giovane Delle Site, il quale si dedica a
fermare, quasi freneticamente, impressioni e sensazioni ispirate dal volo in
innumerevoli acquerelli, pastelli, disegni a matita, che poi svilupperà in oli e
tempere di dimensioni maggiori.
In tutte queste opere è presente,
quasi al completo, il repertorio iconografico canonico dell’aeropittura: sagome
di aerei e di piloti, eliche, scie luminose, fasci di luce, nuvole, aeroporti,
piste, hangars, maniche a vento, torri di controllo e fari. Ma compaiono anche
evoluzioni aeree (decolli, virate, atterraggi, virate, picchiate), che disegnano
inedite prospettive.
Ma tutti questi elementi figurativi
nuovi nonn sono fini a sé stessi, in quanto servono a Delle Site per esprimere
ache una sua visione del mondo, oltre che una concezione pittorica ben definita.
Nelle sue opere infatti non c’è solo una fisica del volo, ma anche, per così
dire, una lirica del volo.
Altri piuttosto sono i motivi che
s’intravedono e che stanno a cuore all’autore: uno slancio in direzione cosmica,
un desiderio di elevazione e di fusione con l’universo, il contrasto
spirito-materia, una visione un animistica dell’uomo e dello spazio, in linea
anche con certe letture esoteriche fatte dal giovane pittore e piuttosto diffuse
nell’ambiente artistico e letterario romano di quel periodo.
L’aeropittura futurista sarà da
allora, per Mino Delle Site, una sorta di bandiera, della quale è stato
orgoglioso fino alla fine, il suo credo a cui è rimasto fedele per tutto il
resto della carriera e dell’esistenza.
Prof. A. Lucio Giannone
ALITALIA
Sala CLUB FRECCIA ALATA
Scalo Nazionale
Aeroporto Leonardo da Vinci
Roma
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