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Avvenimenti nazionali ed internazionali sul Futurismo e su altri temi correlati ampiamente documentati da comunicati stampa, testi critici ed immagini fotografiche.





Città futurista (Donna sulla città) (1914)





















Cavallo e cavaliere geometrico (1914 ca.)





















Il robot Arant (Figura cilindrica con animale) (1915)
 

 

Mario Sironi: between Futurism and Urban Landscape 1914-1920

 

 

Estorick Collection of Modern Italian Art, London 
03 Maggio - 09 Giugno 2002









Estorick Collection









 

La mostra intitolata Mario Sironi: Between Futurism and the Urban Landscape 1914-1920 comprende quaranta disegni dell’artista, la maggior parte dei quali non è mai stata esposta al pubblico.

Le opere inedite selezionate per la mostra appartengono al periodo tra il 1914, dopo l’adesione di Sironi al movimento futurista ed il 1920 periodo in cui l’artista divenne la figura principale del gruppo Novecento.

I disegni in mostra furono acquistati da Eric Estorick nel 1948, quando visitò l’artista nel suo studio milanese. Estorick nutrì, infatti, una grande ammirazione per il lavoro di Sironi e nel corso degli anni Cinquanta continuò a collezionare le sue opere acquisendone molte appartenenti ad ogni fase del suo percorso artistico. Dipinti di Sironi sono presenti nella collezione permanente della Estorick Collection, ma la fragilità di questi disegni ha reso finora difficile la presentazione al pubblico.

Mario Sironi (1885-1961) nacque in Sardegna, ma si formò a Roma, dove nel 1903 frequentò la Scuola Libera del Nudo presso l’Accademia di Belle Arti. Lì strinse amicizia con Giacomo Balla, Gino Severini e Umberto Boccioni, con il quale poi si stabilì a Parigi nel 1908. Trasferitosi successivamente a Milano intorno alla fine del 1914 e gli inizi del 1915, Sironi cominciò a sperimentare nelle sue opere lo stile futurista. Espose, infatti, alla Prima Mostra Libera Futurista nel 1914 e l’anno seguente firmò il manifesto del gruppo l’Orgoglio Italiano che auspicava l’interventismo sia culturale che militare. Sironi, comunque, era attratto dal movimento più per il suo carattere politico pro-attivo che per i suoi principi estetici. Insieme ai suoi compagni futuristi Boccioni, F. T. Marinetti e Luigi Russolo, Sironi si arruolò durante la guerra nel Battaglione Lombardo Volontari Ciclisti e Automobilisti. Una volta tornato a Milano, si dedicò per diversi anni alla produzione di paesaggi urbani, ritraendo principalmente i quartieri industriali e residenziali, che stavano nascendo e che caratterizzavano in maniera così precisa la città di Milano.

I primi disegni in mostra riflettono l’allineamento di Sironi con l’estetica futurista ad esempio un disegno ad inchiostro del 1915 intitolato Cavallo e cavaliere futurista, dove l’artista utilizza la familiare tecnica futurista della moltiplicazione delle zampe dell’animale per sottolineare la sequenza del movimento. In mostra si trovano inoltre opere del periodo in cui Sironi abbandona la corrente futurista per sperimentare nuove tecniche e nuove ideologie. Questa nuova direzione venne ufficialmente codificata nel manifesto del 1920 Contro tutti i ritorni in pittura , nel quale Sironi proponeva ed auspicava un’arte costituita da forme solide ed elementari, in opposizione ai linguaggi frammentari del Cubismo e del Futurismo. Con questo stile Sironi si dedica alla rappresentazione di paesaggi urbani, molti dei quali esprimono la relazione tra la nuova città industriale e la figura umana in netta contrapposizione con la relazione fra la figura umana ed il paesaggio naturale tipico delle correnti artistiche della seconda metà dell’800.

I disegni di questo periodo riflettono inoltre la personale risposta di Sironi alle enigmatiche rappresentazioni della corrente metafisica nata intorno alla rivista Valori Plastici , che vedeva in Giorgio de Chirico, Carlo Carrà, Alberto Savinio i suoi principali protagonisti. I soggetti di queste opere rappresentano particolari rivisitazioni di “figure umane in sintesi” (così descritti da Margherita Sarfatti e Sironi stesso), simili ai manichini metafisici rappresentati in strade di città deserte.


a cura di Cesare Biasini Selvaggi      





 

Estorick Collection of Modern Art
39 A, Canonbury Square
N1 2AN London
Tel.: +44 (0) 2077049522
Fax: +44 (0) 2077049531
web site: www.estorickcollection.com
e-mail: curator@estorickcollection.com

Orario: da mercoledì a sabato ore 11,00-18,00
           domenica ore 12,00 - 17,00

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