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Esposizioni
IERI
Avvenimenti nazionali ed internazionali sul Futurismo e su altri temi correlati ampiamente documentati da comunicati stampa, testi critici ed immagini fotografiche.



Peinture n. 0521 (1915)

















Donne al bagno (1917)

















Explosion lyrique n.7 (1918)

















Explosion lyrique n.3 (1918)

 

 

Alberto Magnelli Retrospettiva

 

Galleria Gruppo Credito Valtellinese, Milano
23 novembre 2001 – 6 gennaio 2002









Galleria Gruppo Credito Valtellinese












L'homme qui fume (1913-14)





 

Un’ampia retrospettiva antologica di Alberto Magnelli (Firenze 1888 - Meudon 1971) con oltre 70 oli, e 100 fogli di grafica inediti esposti in contemporanea alla Galleria Credito Valtellinese di Sondrio, presenta in anteprima in Italia la produzione del maestro toscano che nel ’34 sceglie Parigi come seconda patria, e nel dopoguerra è con Kandisky uno dei più grandi astrattisti europei. Le opere esposte, provenienti dalla Succession Magnelli di Parigi e da prestigiose collezioni italiane, svizzere e francesi documentano le varie fasi della sua crescita artistica.

 

La mostra è a cura di Daniel Abadie e Dominique Stella. L’elegante catalogo ospita i testi critici di Luciano Caramel e Dominique Stella.

 

“Questa mostra milanese punta sul Magnelli italiano, con opere datate tra il 1913-14 e il 1933-1934, quando l’artista si trasferì definitivamente a Parigi, dove però già risiedeva stabilmente dall’ottobre 1932, seppur con sistemazioni provvisorie e, nell’estate, con lunghi soggiorni in Italia. (...) Magnelli è sempre stato - nella sua identità di pittore - insieme italiano e francese, sia pur, lungo gli anni, in modi diversi, e non solo quantitativamente. Se le radici sono fiorentine, la pianta, da quando cominciò a maturare, s’è nutrita di linfe anche transalpine. Fino, tra i finali anni quaranta e i primi cinquanta, ad un’unità indivisibile, ma non unidimensionale, delle due culture, con esiti che, proprio anche per tale fertile osmosi, sono tra i maggiori dell’arte astratta europea del Novecento”. (L. Caramel, 2001, da Le radici e la pianta: Magnelli, l’Italia e la Francia, catalogo della mostra)

 

Percorso di un individualista è il titolo del secondo saggio in catalogo, a firma di Dominique Stella. L’autrice delinea con acume e notevole capacità di sintesi le principali tappe del cursus creativo di Magnelli. Tra di esse è ricompresa la determinante lezione futurista. “Quando nel 1913 i futuristi espongono alla libreria Gonelli di Firenze, Magnelli visita la mostra e acquista per suo zio la tela di Carrà intitolata La Galleria di Milano. Rinunciando a partecipare attivamente al movimento futurista, che pure senza dubbio guardava con ammirazione, frequentando artisti come Prezzolini, Primo Conti, Attilio Valecchi o Ottone Rosai, Magnelli elaborò poco a poco la sua particolare esperienza pittorica, con la consapevolezza di appartenere all’ambiente fiorentino, senza mai avvicinarsi realmente alle diverse sperimentazioni in corso; si interesserà anche del cubismo senza mai esserne coinvolto direttamente. (...) Nel 1917 Magnelli ritorna al figurativo, mantenendo tuttavia, malgrado la tecnica cubista che sviluppa, una volontà d’astrazione che delimita le forme e definisce uno spazio, cosa che potrebbe suggerire una certa parentela con la metafisica di De Chirico, da cui peraltro Magnelli resta molto distante. All’apetto statico delle figure del 1917 succedono le Explosions lyriques (Esplosioni liriche) del 1918. Non si può a tal proposito negare l’avvicinamento di Magnelli ai futuristi, e più in particolare a Boccioni”. (Dominique Stella, 2001, catalogo della mostra)

 

“Questo periodo delle Esplosioni liriche porta il futurismo al suo livello più astratto. E’ il contributo originale che Magnelli ha recato alla storia della pittura moderna”. (Guido Ballo, 1989, p. 24, in catalogo Magnelli)

 

 

 

a cura di Cesare Biasini Selvaggi           





 

Galleria Gruppo Credito Valtellinese
Corso Magenta, 59
Milano
Tel.: 0248008015

INGRESSO LIBERO
Orario: Lunedì / Venerdì dalle 10.00 alle 19.00
           Sabato dalle 9.00 alle 13.00
           Domenica chiuso

 

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