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Esposizioni
IERI
Avvenimenti nazionali ed internazionali sul Futurismo e su altri temi correlati ampiamente documentati da comunicati stampa, testi critici ed immagini fotografiche.


Autoritratto con brocca blu (1920)







Figura in scala cromatica (1914)







Notturno (Case+cielo+lampioni, paesaggio lunare) (1914)








L'uomo che scende dal tram (1914)








Il motociclista futurista (1914)







Bimbe alla finestra (1915)

 

 

ACHILLE FUNI 1890 - 1972 L'artista e Milano
 

 

Spazio Oberdan, Milano
15 dicembre 2001 – 24 febbraio 2002

 









Spazio Oberdane





La Mostra

La rassegna comprende ottanta opere e documenta l’intero percorso artistico di Achille Funi dal Futurismo al “Novecento”, alla pittura monumentale. Sono presenti tutti i più importanti dipinti dell’artista ferrarese, dai primi capolavori come Maternità a La Terra, esposti alla Biennale di Venezia del 1922, e come Ritratto di Umberto Notari del 1921; fino a Una persona e due età, esposto alla Biennale del 1924; e al monumentale Publio Orazio uccide la sorella (1932). Non mancano diversi inediti, come Paesaggio con chiesetta e brocca del 1919, appartenuto a Margherita Sarfatti, Manichino del 1926; Ritratto femminile e Rebecca, entrambi del 1928, il gigantesco Dioscuro del 1940, oltre a una serie di sanguigne e disegni mai esposti. La mostra si apre con una suggestiva sala che riunisce una decina di autoritratti dell’artista, dipinti nei vari momenti della sua vita. Seguono il periodo di Nuove Tendenze, il gruppo vicino al Futurismo, che ebbe vita breve (1913-14). Infine, la stagione di “Novecento”, il movimento fondato a Milano nel 1922 da Margherita Sarfatti, sostenitore di una “moderna classicità”. Innamorato dell’antico, della statuaria romana, della pittura pompeiana, ma vicino anche agli esiti più vivi dell’arte europea dell’epoca, da Picasso alla Nuova Oggettività tedesca, Funi giunge negli anni Venti a elaborare una classicità visionaria, che si esprime nella meditazione sulla bellezza femminile e in un ritorno alla pittura murale. Il percorso espositivo si conclude con le grandi opere degli anni Trenta e con i monumentali cartoni preparatori per affreschi (tra cui Enea, 1930; I giudici togati, 1931; Mercurio, 1935; La gloria, 1940). La rassegna offre anche l’opportunità per riconsiderare il rapporto di Funi con Milano. Una serie di visite guidate riscoprirà le opere disseminate sul territorio cittadino: le grandi decorazioni per le chiese di San Giorgio al Palazzo (1931), di Santa Maria Bambina e di Sant’Angelo, per il Palazzo di Giustizia (Mosè, 1939), per la Cassa di Risparmio (1940), per il Teatro Manzoni (La commedia antica, 1946), per la Banca di Roma. Un momento di incontro, infine, è dedicato all’attività di docente di Achille Funi, maestro di intere generazioni di artisti all’Accademia di Brera.


 

L'artista

Virgilio Socrate (Achille) Funi nasce a Ferrara nel 1890. Giunto a Milano con la famiglia nel 1906, si iscrive all’Accademia di Brera, dove compie gli studi con Bignami e Tallone. Nel 1913 fonda (con Dudreville, Sant’Elia, Nizzoli e altri artisti) il gruppo Nuove Tendenze, vicino al Futurismo. Nel 1915 parte volontario per il fronte col Battaglione Ciclisti, insieme a Boccioni, Russolo e altri. Nel Dopoguerra è uno dei fondatori del gruppo “Novecento” (1922), che si forma intorno a Margherita Sarfatti, dedicandosi dal 1930 alla rinascita dell’affresco. Nel 1939 ottiene una cattedra di pittura e poi di affresco (istituita appositamente) all’Accademia di Brera, dove insegna per anni, avendo tra i suoi allievi artisti come Morlotti, Ajmone, Adami, Alik Cavaliere, Gianni Colombo e molti altri. Achille Funi muore ad Appiano Gentile (Como) nel 1972.


 

Il catalogo della mostra

Il catalogo, con testi di Elena Pontiggia e Nicoletta Colombo, documenta l’intero percorso artistico di Achille Funi, dagli esordi alla pittura monumentale. Sono presentati al lettore non solo tutti i lavori più celebri del maestro ferrarese, ma anche alcune sue opere poco note o addirittura inedite: ogni opera è preceduta da un’approfondita scheda introduttiva. Particolare attenzione è riservata agli autoritratti e ai grandi cartoni preparatori per gli affreschi: tra questi ultimi spiccano soprattutto i cartoni relativi alla decorazione di alcuni palazzi pubblici milanesi. Un’ampia antologia della critica e una bibliografia completa concludono il volume. Il catalogo si configura come un indispensabile strumento di lavoro per studiosi e operatori del mondo dell’arte, in considerazione dell’elevata qualità scientifica dei testi, delle schede delle opere, degli apparati. Notevole anche l’apparato iconografico, in gran parte a colori.


 

A cura di Cesare Biasini Selvaggi           



visita on line:
www.artv.it


 

Spazio Oberdan
Viale Vittorio Veneto, 2
20100 Milano

 


Tel.: 0277406300-0277406302
Fax:0277406380
www.provincia.milano.it

orario: 10.00/19.30
          martedì-giovedì fino alle 22.00
         chiuso il lunedì

ingresso: intero euro 6,20 / ridotto euro 4,13
             per gruppi scolastici accompagnati euro 2,58

 

Catalogo edito da Edizioni Gabriele Mazzotta, Foro Buonaparte 52 - 20121 Milano
Tel. 028055803-028690050 Fax 028693046  email: informazioni@mazzotta.it
ufficio stampa: tel.: 02878380 

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