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| | CONTRO ROMA E CONTRO BENEDETTO CROCE |
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| Codice 13 | CONTRO ROMA E CONTRO BENEDETTO CROCE febbraio 1913 milano direzione del movimento futurista Copie disponibili: 2 "io sono un teppista, e' arcivero. m'e' sempre piaciuto rompere le finestre e i coglioni altrui e vi sono in italia dei crani illustri che mostrano ancora le bozze livide delle mie sassate. non c'e', nel nostro caro paese di parvenus,
abbastanza teppismo intellettuale. siamo nelle mani dei borghesi, dei burocratici, degli accademici, dei posapiano, dei piacciconi. non basta aprire
le finestre - bisogna sfondare le porte. le riviste non bastano - ci vogliono le
pedate (...). tutti gli altri uomini facciano i loro mestieri; lavorino, guadagnino
i quattrini, mangino e bevano e pensino agli interessi della citta' e del paese; ma
nel mondo dello spirito, nel mondo dell'intelligenza e dell'arte, non venite a turarci la bocca e ad impedirci il respiro con le vostre fragnacce di servitori
d'iddio e della sociata' (...). la cultura italiana e' tremendamente decrepita e professorale; bisogna uscire una buona volta da questo mare morto della contemplazione, adorazione, imitazione e commento del passato se non vogliamo
diventare davvero il popolo piu' imbecille del mondo".Autore paladini vinicio |
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